Apicoltura:Perché non c'è nettare? L'estinzione prima del miele e poi delle api
AUTORE: Vincenzo Pastore - Agri-chef, Coltivatore di erbe aromatiche, Olivicoltore e Apicoltore

Cos'è il nettare: il legame indissolubile tra miele, api e piante
Quando parliamo di miele, dobbiamo sempre pensare da dove tutto ha inizio: dal nettare.
Il miele nasce da un gesto di cooperazione tra il mondo vegetale e animale: il nettare è la ricompensa che i fiori offrono alle api in cambio dell'impollinazione.
Un dono piccolo, invisibile agli occhi, ma fondamentale per la vita sulla Terra.
Il nettare è una soluzione zuccherina che i fiori producono per attirare gli insetti impollinatori. Le api lo raccolgono con la loro ligula (la lingua delle api) e lo portano nell'alveare, dove, attraverso un lavoro di trasformazione lento e preciso, diventa miele.
In Puglia, terra ricca di fioriture spontanee e non come timo selvatico, rosmarino, calendula, asfodelo, ciliegi e mandorli, il nettare ha una qualità straordinaria. È proprio grazie alla varietà di queste piante che il miele crudo pugliese ha un gusto così autentico e proprietà benefiche uniche.
Senza nettare, però, non c'è miele. E senza miele, perdiamo anche un pezzo della nostra tradizione agricola e gastronomica.
I cambiamenti climatici minacciano il miele crudo in Puglia
Negli ultimi anni, i cambiamenti climatici stanno alterando in modo devastante il ciclo naturale delle piante.
In Puglia, come in tutta Italia vediamo primavere anticipate, gelate tardive, siccità estive e piogge torrenziali che colpiscono proprio nel periodo della fioritura.
Il risultato?
Fiori che producono meno nettare.
Api che faticano a trovare cibo.
Meno produzione di miele.
In particolare, molte erbe spontanee, che un tempo erano abbondanti nei pascoli e nelle campagne pugliesi, stanno diminuendo drasticamente. E con loro anche la biodiversità.
Questo non è solo un problema per gli apicoltori: è un campanello d'allarme per tutti noi.
Monocolture e pesticidi: il "deserto verde" che uccide le api
Un altro nemico invisibile è l'agricoltura industriale: Monocolture di uliveti intensivi e grano, pesticidi chimici che contaminano fiori, aria e acqua, distruzione delle siepi e dei campi spontanei ricchi di erbe spontanee.
La Puglia, che era un mosaico di biodiversità, rischia di diventare un deserto verde.
Un paesaggio apparentemente "coltivato" ma sterile per le api, incapace di nutrirle.
Le api indebolite non riescono a produrre miele crudo di qualità.
Noi apicoltori siamo costretti a nutrirle artificialmente, rinunciando alla purezza naturale che il miele artigianale dovrebbe avere.
Come possiamo salvare il miele crudo e le erbe officinali in Puglia
Ma non tutto è perduto. Ci sono molte azioni concrete che possiamo intraprendere:
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Scegliere miele crudo locale, prodotto in modo naturale da apicoltori che rispettano le api e l'ambiente.
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Piantare erbe officinali mellifere (come timo, lavanda, salvia) anche nei giardini e balconi.
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Proteggere la biodiversità sostenendo progetti di riforestazione, orti biologici e iniziative ambientali.
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Ridurre l'uso di pesticidi, anche in piccole coltivazioni domestiche.
Quando scegli un barattolo di miele crudo, come quello che produciamo noi di Apicoltura Pastore, non compri solo un prodotto: sostieni un intero ecosistema.
Scopri il nostro miele crudo e le erbe officinali
Noi di Apicoltura Pastore lavoriamo ogni giorno immersi nella natura incontaminata di Andria, a pochi passi da Castel del Monte.
Crediamo in un'apicoltura rispettosa delle api, delle piante e dei ritmi naturali. Il nostro miele crudo racconta la storia delle erbe officinali della Puglia e delle api che ancora resistono.
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Ogni goccia conta. Ogni gesto può fare la differenza. 🐝🌸